Come NON farti applicare la penale per recesso anticipato.

penale per recesso

In un mercato libero l’Autorità non contempla le penali per recesso dai contratti di fornitura. Tuttavia qualche fornitore continua ad applicarle. In questo articolo dei consigli per evitare la loro applicazione.

Come evitare di vedersi applicare strane penali per recesso anticipato dal contratto di fornitura di energia elettrica o gas?

Nonostante l’ARERA, Autorità che regolamenta anche i settori di energia elettrica e gas, ha vietato l’applicazione di penali per il recesso anticipato, qualche fornitore fa lo gnorri e continua ad applicare dei costi di chiusura contratto!

In particolar modo queste penali vengono applicate dai fornitori nel caso in cui:

  • Cambio fornitore senza inviare comunicazione di recesso;
  • Sottoscrivere più contratti in un lasso di tempo molto breve;
  • Recesso prima della scadenza del periodo promozionale.

 

Ovviamente non tutti i fornitori applicano tali penali, vediamoli nel dettaglio.

Cambi fornitore senza inviare comunicazione di recesso

Cambiare fornitore è legittimo e tutti possono farlo, tuttavia bisogna attenzionare delle regole.

Oggi il tempo minimo previsto per effettuare un passaggio da un fornitore all’altro è di 3 settimane (in futuro si prevede che ci vorrà ancora meno).

Difatti tutte le richieste di switch inviate al distributore entro il 10 di ogni mese, potranno andare in attivazione a partire dal primo giorno del mese successivo (esempio 10 Marzo ⇒ 1° Aprile).

Quindi il fornitore uscente deve ricevere comunicazione dal fornitore entrante entro quella data.

Se per un motivo o per un altro non la riceve e il fornitore entrante prende in gestione il POD, non viene rispettato il termine di preavviso e il fornitore uscente applicare delle penali al cliente finale.

Oggi, fortunatamente, questo disservizio si è ridotto notevolmente, in quanto i flussi sono gestiti tutti in modo informatico.

Ricordati che quando sottoscrivi un contratto di fornitura, autorizzi e deleghi il nuovo fornitore ad inviare per tuo conto la lettera di recesso. 

Quindi anche il nuovo fornitore ha le sue responsabilità in merito.

Ora, il consiglio è semplice e prevede anche che tu quando scegli di cambiare fornitore, sii tu stesso ad inviare comunicazione di recesso al tuo attuale fornitore. 

Sottoscrivere più contratti in un lasso di tempo molto breve

Un altro caso in cui  è possibile ritrovarsi con una penale è molto correlato al primo.

Premesso che oggi, sempre più fornitori, rifiutano di prendere in carico i clienti che hanno effettuato troppi cambi fornitore nel giro dei 12 mesi precedenti.

Questo è un modo per tutelarsi e per scongiurare il fenomeno di turismo energetico!

Quando vengono più contratti, con diversi fornitori, può capitare che i sistemi “vanno in tilt” e le comunicazioni di recesso non pervengono al fornitore corretto, verificandosi il caso visto in precedenza.

Anche questa tipologia di disservizio si verifica sempre meno, in quanto oggi ha prevalenza di attivazione l’ultimo contratto sottoscritto.

Motivo per cui se sottoscrivi un contratto il 20 Marzo e uno il 2 Aprile, entrambi con data di prevista attivazione 1° Maggio, quello che potrebbe andare a buon fine è quello sottoscritto il 2 Aprile.

Recesso prima della scadenza del periodo promozionale

Infine abbiamo la penale applicata se si recede prima della scadenza del contratto.

Queste a tutti gli effetti non sono contemplate dall’Autorità motivo per cui sono facilmente contestabili e annullabili.

Diversi fornitori sono corsi ai ripari, modificando questa penale in bonus anticipati per il cliente finale.

Cosa vuol dire questo?

Che il fornitore applica uno sconto per i primi 12 mesi di fornitura, tuttavia se prima di tale periodo il cliente finale decide di cambiare fornitore, verranno stornati i bonus usufruiti e non ancora maturati.

Motivo per cui è consigliabile conoscere bene la propria offerta onde evitare di cercare un’offerta per risparmiare e di conseguenza ritrovarsi con un conguaglio da dover pagare. 

Motivo per cui presta molta attenzione prima di rispondere con un “si” al telefono!

I consigli per scegliere bene

Non è detto che quando si parla di aumenti o prezzi alle stelle bisogna necessariamente cambiare contratto, in quanto il tutto va contestualizzato alla propria situazione.

Motivo per cui ci teniamo a darvi 4 consigli per orientarsi correttamente all’interno della vasto ventaglio di offerte che il mercato può offrire ed evitare le truffe!

Consiglio n. 1: verifica la tipologia di offerta attiva. Se il contratto attualmente attivo è a prezzo fisso non dovrai preoccuparti del caro bollette in quanto, con tutta probabilità, i prezzi saranno inferiori rispetto agli indici di mercato all’ingrosso. In questo caso non dovrai preoccuparti dei rincari ma solamente di quando scadrà la tua offerta e del rinnovo proposto dal tuo fornitore.

Consiglio n.2: Se hai notato degli incrementi di spesa nelle tue bollette verifica che il tuo fornitore non abbia cambiato unilateralmente le condizioni economiche del contratto. Questo dato è facilmente visualizzabile nella sezione “dati tecnici” della bolletta. I fornitori hanno l’obbligo di informare i propri clienti di eventuali modifiche contrattuali con almeno tre mesi di anticipo, salvo diverse condizioni previste dal contratto, e se così non fosse è possibile reclamare l’accaduto e richiedere il ripristino delle condizioni contrattuali sottoscritte.

Consiglio n.3:  non cambiare fornitore sulla base delle parole dette dal venditore di turno. Indipendentemente se tramite call-center o tramite un venditore fisico verifica sempre le condizioni scritte nel contratto e confrontarle con quelle comunicate verbalmente dal venditore. Un cambio effettuato in modo superficiale potrebbe costarti caro, soprattutto in un momento così delicato.

Consiglio 4: in caso di attivazione di contratti non richiesti la soluzione non è cambiare nuovamente fornitore, in quanto eventuali condizioni di vantaggio, probabilmente, non saranno più disponibili. Devi sapere che in materia di contratti non richiesti esiste una procedura che permette l’annullamento del contratto non richiesto e il ripristino del contratto precedente alle stesse condizioni.

Questi sono i principali consigli per orientarti al meglio nella giungla energetica. 

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