Fotovoltaico ed errori: il secondo da non commettere

errore fotovoltaico

Anche quando si parla di fotovoltaico è fondamentale badare bene ai propri comportamenti, onde evitare di commettere errori vanificando la spesa. In questo articolo proseguiamo negli errori da non commettere quando si utilizza un impianto fotovoltaico.

Quando si pensa all’idea di utilizzare un impianto fotovoltaico, spesso la stessa viene associata alla possibilità di azzerare le proprie bollette, scollegandosi definitivamente dalla rete elettrica nazionale.

Del resto, tramite l’impianto ci si autoproduce l’energia di cui si ha bisogno, pertanto non vi è la necessità di prelevare dalla rete, che senso ha tenere ancora il contatore attivo? 

Difatti, indipendentemente dall’energia prelevata dalla rete o meno, per mantenere attiva un’utenza ci saranno dei minimi costi legati agli oneri amministrativi, che rientrano nella categoria dei costi fissi: più potenza avrà il contatore maggiori saranno i costi fissi da sostenere.

Seppur il ragionamento abbia una logica, purtroppo ci sono delle considerazioni da fare e delle sfaccettature da dover tener conto.

Produzione impianto vs consumo

L’aspetto principale che bisogna considerare è quello di come un impianto fotovoltaico è in grado di produrre esclusivamente durante le ore di sole e nonostante ciò la sua produzione può variare.

Possiamo dire che in Italia, mediamente, la produzione annua di ogni kW di impianto fotovoltaico oscilla tra i 1200 kWh al nord e i 1600 kWh al sud.

Si parla di media in quanto le variabili in gioco sono diverse, come quella dell’irraggiamento solare. A questo fattore va aggiunto il fatto che durante le ore serali l’impianto FV smetterà di produrre, a causa della mancanza di irraggiamento solare, pertanto tutta l’energia utilizzata nelle ore serali dovrà essere prelevata dalla rete.

Errore numero 2

In questo caso l’errore numero 2 da non commettere quando si parla di impianti fotovoltaici è quello di sovradimensionare il proprio impianto, spendendo pure di più, con l’obiettivo di scollegarsi dalla rete e auto-prodursi tutta l’energia di cui si ha bisogno.

È vero che oggi esistono sistemi di accumulo, come le batterie, tuttavia a conti fatti, oggi non è possibile staccarsi completamente dalla rete con l’obiettivo di abbattere totalmente gli importi delle proprie bollette, seppur la legge lo permetta.

Non è possibile in quanto bisogna fare i conti con altri due fattori:

  • la spesa da dover affrontare per poter acquistare dei sistemi di accumulo necessarie a soddisfare l’intero fabbisogno nelle ore notturne;
  • in caso di guasti ai sistemi di accumulo si resterebbe completamente al buio.

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