Caro Energia: come affrontare l’emergenza? Intervista a Giuseppe Dell’Acqua Brunone

Giuseppe Dell’Acqua Brunone, CEO & Founder di Revoluce, è stato protagonista dello spazio di approfondimento del VG21 News di Canale21 nella puntata andata in onda mercoledì 9 Marzo sull’emittente TV in onda in Campania e Lazio. Molti gli argomenti trattati nello speciale, con un focus particolare sugli aumenti dei prezzi in correlazione alla guerra sul fronte Russo-Ucraino. 

Nomisma Energia, società di ricerca, ha stimato che dal prossimo Aprile gli aumenti per i consumatori di energia elettrica e gas saranno del +2% per il gas naturale e +20% per l’energia elettrica. Un’intervista ricca di contenuti e consigli su come poter fronteggiare al meglio questa situazione di emergenza.

In un’altra intervista il nostro Giuseppe ci aveva lasciati cosi “non bastano i sostegni messi in campo dal Governo. Occorrerà nel primo trimestre del 2022 stringere la cinghia.”

Era il 14 Febbraio, 10 giorni prima dell’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, che in pochi giorni ha stravolto non solo il settore energetico, ma il mondo intero.

In 10 giorni, e nelle successive due settimane, è cambiato molto. Anzi, è cambiato tutto.

 

Ad Aprile +2% gas naturale e +20% energia elettrica

Queste sono le percentuali di aumento previste da Nomisma Energia istituto di ricerca nel settore energetico. 

Incrementi senza ombra di dubbio sottostimati in quanto l’analisi è stata effettuata in un momento diverso da quello che stiamo vivendo negli ultimi giorni. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha fatto schizzare i prezzi alle stelle: energia elettrica, gas, petrolio ma anche altri tipi di materie prime come il grano. 

Questo vuol dire che, purtroppo, le percentuali di aumento saranno più elevate per i consumatori.

Basti considerare il fatto che i prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica hanno subito un repentino aumento subito dopo l’invasione Russa: +30% in un solo giorno. +106% in 11 giorni. 

E le previsioni nei mercati energetici, per i mesi marzo e aprile sono abbastanza allarmanti, con stime che portano fino a valori medi pari a 454€ ogni 1000 chilowattora.

Quali scenari per i consumatori?

Prospettive diverse a seconda della tipologia di consumatore, che possiamo distinguere a seconda dell’appartenenza al regime di mercato: tutelato e libero.

Il mercato tutelato è basato su degli aggiornamenti trimestrali che tengono conto dei valori medi del trimestre precedente.

Questo cosa vuol dire?

Nel trimestre in corso, gennaio-febbraio-merzo, si stanno pagando i prezzi medi del trimestre ottobre-novembre-dicembre, quotazioni abbastanza allarmanti in quanto già si erano toccati dei massimi storici.

Tuttavia il prossimo trimestre la situazione sarà ancora più critica, in quanto già in apertura del mese di marzo si sono infranti nuovi record, al negativo, con picchi che hanno sfiorato i 60 centesimi al kWh.

A sua volta nel mercato libero possono esserci due scenari:

  • chi ha avuto la fortuna di bloccare delle offerte a prezzo fisso quanti i prezzi erano ancora contenuti, in questo caso la corsa al cambio di fornitore deve essere accurata, verificando cosa realmente si sta pagando;
  • chi ha offerte a prezzo variabile che sta vivendo la drammaticità legata a questa crisi energetica.

 

Con l’avvento della primavera caleranno i consumi e tendenzialmente anche i prezzi dovrebbero ridursi, tuttavia tutto dipenderà dai risvolti del conflitto in Ucraina.

Quali consigli per le famiglie italiane?

L’energia è un po’ come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua essenzialità solo quando non l’abbiamo e difendersi dalla mancanza d’aria è qualcosa di complesso di difficile. 

Oggi le famiglie hanno diversi metodi per difendersi da questa situazione.

Ancora prima di pensare di cambiare fornitore per poter ottenere un risparmio, che in questo periodo è molto pericoloso, bisogna ridurre i consumi: il miglior kWh risparmiato è quello che non si consuma.

Ovvio: non è semplice. 

E’ vero, abbiamo infiniti consigli su come poter risparmiare, ma quello che manca, o meglio non si è abituati, è la consapevolezza di sapere quanto consumiamo ogni giorno

Sul web esistono degli strumenti molto utili, come il Portale Consumi, dove ogni famiglia può accedere e vedere lo storico dei propri consumi e vedere il loro andamento. Inoltre i contatori di nuova generazione ci permettono di conoscere i propri consumi giornalieri.

Impegnandoci e riuscendo a prendere atto dei nostri consumi ci permetterà di mettere in campo, in modo più semplice ed intuitivo,  delle azioni volte al risparmio energetico.

Un altro strumento in mano alle famiglie è anche quello dell’utilizzo di impianti di autoproduzione. 

Con le ultime novità introdotte dal decreto bollette sono state eliminate le autorizzazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici per l’utilizzo domestico, semplificando notevolmente l’iter burocratico. 

Motivo per cui, oggi in particolar modo, chi può deve riuscire ad autoprodursi l’energia.

Guarda l'intervista a Giuseppe

Nell’intervista di mercoledì 9 marzo il CEO & Founder di Revoluce si è soffermato anche sull’importanza dell’utilizzo delle fonti di autoproduzione e sui rischi legati alla riaccensione delle centrali a carbone.

Puoi guardare l’intervista completa qui:

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