BONUS IMPIANTI ELETTRICI 2020: l’ARERA stanzia dei fondi per vecchi impianti elettrici

bonus impianti elettrici

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha avviato una fase sperimentale fino a fine 2022 per la ristrutturazione degli impianti elettrici. Un Bonus stanziato per far fronte a quegli apparati obsolescenti e anche un po’ pericolosi. Vediamo dunque come chiederlo e che valore ha.

Aggiornare e ammodernare gli impianti della propria abitazione può essere dispendioso. Ecco allora che l’Autorità ARERA stanzia dei fondi, in via sperimentale, per poter richiedere un bonus al fine di ristrutturare l’impianti elettrici.

La finestra temporale di sperimentazione va dal 1° Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2022.

Ovviamente, non basta che una lampadina sia fulminata per poter richiedere l’agevolazione. 

Ci sono due casi in cui il Bonus è concesso per aggiornamento degli impianti elettrici installati:

  • Prima del 1970.
  • Fra il 1970 e il 1985, in condizioni critiche.

 

I lavori edili che i condomini potranno fronteggiare col bonus sono quelli che riguardano i cavi che giungono fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti o al pannello comune quando i contatori sono tutti raggruppati in un’unica soluzione.

L’ARERA, con questo Bonus Impianti Elettrici, vuole semplificare il processo di modernizzazione dei vecchi edifici. 

Così facendo, consente agli inquilini di vivere in sicurezza e tranquillità. In seconda istanza predispone gli appartamenti alle richieste di aumento di potenza, ove necessario. 

L'ammontare del nuovo Bonus

L’ARERA ha rilasciato una specifica scheda tecnica in cui sono contenuti i valori economici del nuovo Bonus. Tali somme saranno erogate solo se i lavori edili saranno svolti direttamente dal condominio. 

Per fare ciò amministratori, condomini e ditte devono essere concordi sul tipo di contratto e di lavoro.

L’importo del contributo è variabile. Dipende, infatti, dal tipo di finitura presente:

  • Da 400€ a 600€ per piano.
  • Da 700€ ai 900€ per singola utenza.

 

Se tutti i condomini decideranno di centralizzare tutti i misuratori in un unico spazio adibito, il valore del Bonus aumenta:

  • Da 700€ a 900€ per piano.
  • Da 1.000€ a 1.200€ per singola utenza.

 

L’aumento è dovuto ai maggiori lavori per centralizzare gli impianti che resteranno di proprietà del condominio.

Alle cifre erogate poi, si aggiungono anche 100€ al metro (fino a un massimo di 15mt) per il cavo che collega la colonna montante con il confine della proprietà.

Come abbiamo detto prima, con questi lavori sarà più facile chiedere un aumento di potenza. Sarà, dunque, possibile attivare anche potenze contrattuali fino a 6kW.

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