GAS: Qual è la differenza tra MC e SMC?

La fatturazione del gas prevede due unità di misura, mc e smc. Ma cosa cambia e perché esiste questa differenza? In questo articolo andremo ad approfondire queste due unità di misura.

A differenza delle bollette dell’energia elettrica quelle del gas presentano molti più acronimi, spesso incomprensibili agli occhi dei consumatori. 

Due fra questi sono mc e smc, due unità di misura presenti nelle bollette del gas, inerenti la fatturazione dei consumi. Mc sta per “metro cubo”, mentre Smc sta per “standard metro cubo”.

Il dubbio che viene sollevato in primis è sull’utilizzo di queste due unità di misura e soprattutto la differenza, portando ad esclamazioni del tipo “Ho sottoscritto un prezzo ma in bolletta ne trovo uno diverso, perché?”.

In effetti, con queste due unità di misura si fa presto a fare confusione per individuare il consumo che è stato effettuato.

Ma qual è la differenza?

Per poter arrivare a comprendere la differenza tra queste due unità di misura, che vengono utilizzate per il consumo del gas, bisogna fare un passo indietro, partendo dall’analizzare un’altra voce, il Coefficiente C.

Il Coefficiente C

Il “coefficiente di conversione C” è un valore fondamentale, in quanto il volume del gas metano cambia in base alla località in cui viene consumato, ma non solo, variano anche i valori di pressione e temperatura a cui tale quantità viene consegnata.

Le condizioni standard di riferimento fissate sono:

  • una temperatura di 15 °C;
  • una pressione di 1,01325 bar.

 

Con queste condizioni, le utenze domestiche avrebbero la possibilità di produrre 38 mega joule e mezzo di energia per ogni singolo metro cubo di gas bruciato.

Tuttavia, queste condizioni, non si possono mantenere per tutto lo Stivale, semplicemente perché il volume del gas subisce delle variazioni di volume dettate dalla temperatura e dalla pressione esterna.

Pertanto, per uniformare il tutto e poter avere una misurazione quanto più precisa del consumo, è stato necessario introdurre il Coefficiente C.

Il Coefficiente C è quindi un valore la cui funzione è quella di convertire il consumo misurato dal contatore, espresso in metri cubi (m3), nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione, cioè lo standard metro cubo (Smc).

Nella pratica, ogni consumatore, per poter misurare con certezza il proprio consumo, dovrebbe essere munito di un convertitore di consumi, un apparecchio che provvede a convertire i volumi di gas in funzione della pressione e della temperatura che varia nel tempo.

Normalmente i clienti domestici non sono provvisti di tale convertitore per un discorso legato principalmente al volume dei consumi, che non andrebbe a giustificare la spesa da sostenere, invece sono molto più frequenti nelle utenze di tipo industriale con consumi molto più elevati.

Per ovviare a ciò e poter permettere un calcolato adeguato ai consumatori, l’ARERA ha introdotto l’obbligo, per i fornitori, di calcolare l’ammontare dei metri cubi di gas applicando un coefficiente di conversione, chiamato proprio Coefficiente C.

Da Mc a Smc

Il Coefficiente C è quindi il coefficiente che converte il consumo misurato dal contatore, espresso in metri cubi (m3), nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione, cioè gli Standard metri cubi (smc)

Il calcolo del coefficiente C si basa innanzitutto su tre fattori:

  • l’altitudine del Comune dell’abitazione a cui è riferita l’utenza;
  • i gradi giorno del Comune in cui è situato il contatore.
  • i giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento, dipendente dalla zona climatica di appartenenza dell’immobile a cui fa riferimento la bolletta.

 

Il grado giorno di una località è la somma estesa a tutti i giorni, in un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura, fissata convenzionalmente per ogni paese, e la temperatura media esterna giornaliera. 

Questa informazione è reperibile sul sito dell’ENEA che è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Per rendere l’idea svolgiamo un esempio pratico:

Consumando 500 metri cubi di gas, con un coefficiente C di 1,018316, il totale dei consumi fatturati dal fornitore sarà pari a 509 smc.

La Guida Definitiva al Gas Naturale

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Inoltre, avrai modo di approfondire gli errori da non commettere per non trovarsi in brutte situazioni, evitando le truffe e rimanere tutelato.

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