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Negli ultimi mesi si è tanto parlato di cambiamenti climatici e di riscaldamento globale. Tutti noi abbiamo sentito parlare almeno una volta di Greta Thunberg e dei Fridays for Future, che dalla Svezia si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a temi ambientalistici e di salvaguardia del nostro Pianeta.
Questi movimenti stanno mettendo in evidenza, ancora una volta, la necessità di ridurre (per poi azzerare del tutto) le emissioni globali di CO2: se infatti si dovesse continuare ad emettere CO2 ai ritmi odierni, ci si attende che la temperatura del Pianeta superi il grado e mezzo di aumento entro pochi anni.
Può sembrare un cambiamento minimo, ma in realtà parliamo di una prospettiva catastrofica che metterebbe in discussione tantissime forme di vita negli oceani e sulla terra, compreso l’uomo.
Una delle prime conseguenze del cambiamento climatico in atto, infatti, sarà una maggiore domanda di energia: entro il 2050, la domanda potrebbe aumentare fino al 58% se le temperature si alzeranno di 2 gradi rispetto a oggi. E’ il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (Austria), Universita’ Ca’ Foscari Venezia e Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici CMCC (Italia) e Boston University (USA).
Scendendo nel dettaglio, la ricerca mostra che i cambiamenti climatici potrebbero portare la domanda globale di energia nel 2050 ad un aumento compreso tra l’11% e il 27% se il riscaldamento sarà modesto (sotto gli 1,5 gradi rispetto ad oggi) e tra il 25% e il 58% se il riscaldamento sarà più elevato (di 2 gradi).
In linea generale, le nostre società si adegueranno al cambio delle temperature aumentando il raffreddamento degli ambienti durante le stagioni calde e diminuendo il riscaldamento durante le stagioni fredde
spiega Enrica De Cian, professoressa all’Università Ca ‘ Foscari Venezia e ricercatrice presso il CMCC.
Nel prossimo futuro aumenterà quindi la richiesta di energia elettrica per raffreddare gli ambienti, mentre diminuirà la domanda di gas naturale e petrolio per via delle minori esigenze di riscaldamento nei mesi invernali.
Secondo i risultati della ricerca, l’impatto maggiore ci sarà in Europa meridionale, in Cina, negli Stati Uniti e nelle aree tropicali.
Il nostro Paese sarà quindi tra i principali interessati alla questione: le conseguenze si sentiranno soprattutto al Mezzogiorno, con un aumento della domanda di energia nella stagione calda per raffreddare gli edifici. Il cambiamento climatico influenzerà l’economia e il reddito delle famiglie in generale, come afferma van Ruijven, uno degli autori della ricerca:
Minore è il livello di reddito, maggiore è la quota di reddito che le famiglie dovranno spendere per adattarsi all’aumento della domanda di energia
E’ difficile, inoltre, capire la reale portata dell’aumento della domanda di energia: se si alzano le temperature viene usata più energia per raffreddare gli ambienti, il che porta a generare più gas serra e quindi un peggioramento della crisi climatica. In questo modo c’è bisogno di ancora più energia e si innesca un circolo vizioso, deleterio per la salute della Terra.
Limitare l’aumento della temperatura globale media farebbe una grande differenza per la vita negli oceani e sulla terra. Proteggerebbe centinaia di milioni di persone dalle ondate di calore estreme, dimezzerebbe l’aumento della popolazione che soffrirà la scarsità d’acqua e aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e di sradicare la povertà.
Far sì che le temperature non continuino ad aumentare è quindi un nostro interesse primario, da perseguire attuando comportamenti virtuosi in linea con la salvaguardia dell’ambiente.
Inquinare di meno facendo la raccolta differenziata dei rifiuti, utilizzare in maniera più consapevole e senza sprechi le risorse energetiche preferendo le fonti rinnovabili e limitare l’utilizzo della plastica sono solo alcuni dei comportamenti che possiamo attuare per contribuire a salvare il pianeta.
Noi di Revoluce, nel nostro piccolo, ti diamo la possibilità di utilizzare per la tua casa, per il tuo ufficio e per tutte le tue utenze energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili (sole, terra, acqua e vento) con la Garanzia di Origine emessa dal GSE. Potrai farlo scegliendo, al momento dell’attivazione o in un secondo momento, l’opzione “Energia Verde”: avrai un certificato che attesta la sostenibilità ambientale degli impianti di produzione dell’energia che consumi.