GAS: Autolettura e consumi in bolletta, come comportarsi in merito

autolettura gas

Telelettura, autolettura, consumi reali o stimati? In questo articolo approfondiremo tutte queste informazioni, evitando così di farsi trovare impreparati.

Con tutta probabilità di autolettura si è sempre sentito parlare. Tuttavia, come in ogni cosa, non manca la disinformazione in merito e, pertanto, nonostante la semplicità dello strumento, non è ben chiaro su come e quando effettuarla.

Se a ciò consideriamo che è in atto il processo di modernizzazione dei contatori del gas, molto spesso ci si sente in dovere di non dedicare il giusto tempo a letture e consumi. 

Ma con le letture del gas non c’è da scherzare, soprattutto nel periodo invernale dove una mancata lettura potrebbe costare caro.

Oggi, in linea di massima, con i contatori elettronici non è più necessario effettuare l’autolettura in quanto gli stessi riescono a comunicare a distanza e a trasmettere i consumi al distributore che, a sua volta, li trasmette al fornitore per la consueta fatturazione.

Tuttavia può capitare che per un malfunzionamento del misuratore lo stesso non riesca a trasmettere tali informazioni, motivo per cui sarà necessario inviare l’autolettura, evitando così delle brutte sorprese in quanto, In assenza di letture reali e un attimo accumulare consumi stimati, rischiando di generare un conguaglio e creare diversi grattacapi.

Stesso discorso vale per i vecchi contatori del gas, in quanto non presente la funzione di gestione a distanza non esiste, pertanto il distributore ha l’obbligo di inviare periodicamente il letturista. In alternativa è sempre possibile effettuare l’autolettura. 

Ogni quanto tempo deve essere letto il contatore e da chi?

Partiamo dal presupposto che il soggetto responsabile del contatore, dall’installazione, alla manutenzione, passando per le attività di lettura, è il distributore. 

In assenza di letture a distanza, lo stesso deve compiere un tentativo di lettura, anche inviando fisicamente un tecnico incaricato alla rilevazione della lettura.

Nello specifico deve compiere dei tentativi sulla base dei consumi annui dell’utenza:

  • almeno una volta l’anno per i clienti con consumi fino a 500 smc/anno;
  • almeno 2 volte l’anno, per i clienti con consumi superiori a 500 smc/anno e fino a 1.500 smc/anno;
  • almeno 3 volte l’anno, per i clienti con consumi superiori a 1.500 smc/anno e fino a 5.000 smc/anno;
  • almeno una volta al mese per i clienti con consumi superiori a 5.000 smc/anno.

 

Purtroppo ciò non sempre accade, anche perché la normativa parla di “tentativi di lettura” e qui si potrebbe aprire una diatriba che preferiamo evitare.

In casi come questo è sempre meglio ricorrere al buon vecchio metodo dell’autolettura.

Del resto, chi fa da sé, fa per tre.

L’autolettura, quando e come

Il perché effettuare l’autolettura l’abbiamo già affrontato, ora tocca capire quando e come effettuarla!

Un’operazione abbastanza semplice, richiede appena qualche minuto, in alcuni casi si perde più tempo a ricordarsi dov’è il contatore e a capire come raggiungerlo, che a prendere di fatto i numeretti.

I contatori del gas spesso sono vittime di installazioni non facilmente accessibili per i consumatori e questo non agevola di certo la presa dell’autolettura. 

Per prendere l’autolettura dei contatori elettronici, sarà necessario premere il pulsante presente nella facciata frontale del contatore. 

In base al modello potrebbe essere necessario pigiare più di una volta, finché nel display, non verrà visualizzato, una serie di numeretti espressi in metri cubi (m3). 

Quelli che andranno comunicati al proprio fornitore sono quelli a sinistra, prima della virgola.

Ma quando inviarla?

La comunicazione dell’autolettura dipende principalmente dal tipo di fatturazione che è attiva con il proprio fornitore, difatti sulla base del contratto stabilito, la periodicità delle bollette potrebbe essere di tipo mensile, bimestrale, trimestrale, e così via.

La maggior parte dei fornitori, tramite un apposito riquadro presente in bolletta, comunica sempre il periodo in cui bisogna inviarla. Tuttavia se questa informazione non dovrebbe essere presente, consigliamo sempre di seguire la regola che segue.

Il periodo ottimale per comunicare l’autolettura è sempre l’ultima settimana del mese, diciamo dal giorno 25 al giorno 31, in alcuni casi anche i primi 3/5 giorni del mese, in quanto è il periodo in cui i fornitori lavorano sulle fatturazioni, ovvero sul generare le bollette che poi riceveremo nelle nostre case.

E con Revoluce come funziona?

Con #Revogas i consumi, e quindi le letture, le continuerà a prendere il distributore locale che mensilmente ci comunica i dati. 

Nei primi 10 giorni del mese successivo a quello di riferimento aggiorniamo il saldo online con i consumi reali. Inoltre potrai sempre fornire l’autolettura quando vuoi con una semplice mail ad info@revoluce.it o usando l’apposito modulo online su MyRevoluce, l’area riservata dedicata ai #revoluzionari.

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