Possibile riduzione del canaone rai in bolletta il quale, secondo il Ministro dell’Economia Giorgetti, durante la presentazione della Manovra di bilancio ha annunciato un possibile taglio della tassa a partire dal 2024.
Il canone Rai è un tributo televisivo introdotto in Italia nel 1938 per finanziare il servizio di radiodiffusione pubblica, gestito dall’azienda Radiotelevisione Italiana (Rai). Inizialmente, questo canone era associato alla detenzione di un apparecchio radio, in quanto la radiodiffusione era il principale mezzo di comunicazione all’epoca.
Tuttavia, nel corso degli anni e con l’evoluzione della tecnologia, l’applicazione della tassa è stata estesa anche ai televisori, anche se non è basato sul numero di televisori in una casa, ma sul nucleo famigliare.
Come, ormai è risaputo, nel 2016 con la riforma Renzi, si è verificato un importante cambiamento nella modalità di pagamento del canone televisivo il quale, introducendo la tassa direttamente sulle bollette dell’energia elettrica.
Principalmente la motivazione, che hanno spinto all’inserimento in bolletta, riguarda il contrasto all’evasione fiscale, in quanto risultava essere la tassa maggiormente non pagata. Inoltre, garantendo una percentuale di pagamento maggiore si auspicava a poter ridurre il valore della stassa nel tempo, è cosi sembrerebbe (almeno in bolletta).Dai numeri comunicati dall’Amministratore Delegato della RAI, ad inizio 2023, emerge come sono 7 milioni in più i paganti del canone rai, con una percentuale di evasione che è scesa dal 27% a poco sotto il 5%.
Gli importi del canone RAI
Dai 113 euro annui del 2015, si è passati a, con l’introduzione in bolletta, 100 euro nel 2016 e, a partire dal 2017, l’importo si è ridotto ulteriolmente, passando a 90,00€ all’anno, suddivisi in 10 rate mensili da 9€.
Ora, sembrerebbe, che l’importo della tassa possa ridursi ulteriormente.
Difatti è stata presentata e approvata la Manovra 2024, con il relativo disegno di legge, in cui in uno dei punti è previsto l’abbassamento del costo del canone RAI da 90 a 70 euro, portando cosi un risparmio di 20,00€ all’anno.
Si precisa che ancora non vi è l’ufficialità, in quanto toccherà al Parlamento dare il via definitivo.
Inoltre, in prospettiva ancora futura, si vocifera della possibilità di spostare il pagamento della tassa alle utenze telefoniche mobili,
Seguiranno aggiornamenti.
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