Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, gli orologi dovranno essere spostati un’ora in avanti. Questa semplice regolazione degli orologi ha profondi impatti su vari aspetti della vita quotidiana.
Nel semplice gesto di spostare la lancetta avanti di un’ora, gli italiano si trovano non solo a una semplice regolazione degli orologi, ma anche a una serie di riflessioni su consumi energetici e risparmi finanziari.
Questa pratica annuale, secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), ha effetti significativi su vari aspetti della vita quotidiana, ma soprattutto sul fronte energetico e finanziario.
Impatto sui consumi e sulle finanze
Secondo le analisi della Sima, l’adozione permanente dell’ora legale in Italia porterebbe a una significativa riduzione dei consumi di energia elettrica per circa 720 milioni di kwh equivalenti con un risparmio stimato di circa 180 milioni di euro all’anno sulle bollette. Inoltre, ciò comporterebbe una considerevole diminuzione delle emissioni climalteranti, pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno all’anno.
Tuttavia oltre all’aspetto economico sembrerebbe essercene uno alquanto più rilevante in termini di salute.
Rischio per la salute
Il Presidente del SIMA, Alessandro Miani, ha sottolineato gli impatti negativi sulla salute dovuti al cambio di orario. L’alterazione dei ritmi circadiani può influenzare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, aumentando il rischio di attacchi cardiaci. Inoltre, il cambiamento dell’orario può causare problemi di sonno, influenzando negativamente concentrazione, umore e rendimento scolastico e lavorativo.
La petizione
Già da diversi anni si parla di voler abolire l’ora solare, mantenendo pertanto l’ora legale tutto l’anno, sta di fatto che di anno in anno questa opzione viene sempre rimandata.
Questa richiesta è stata sostenuta anche da una petizione online lanciata nel 2023 come tentativo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di adottare un orario fisso per tutto l’anno, al fine di ridurre gli impatti economici e di salute.
Ad oggi già 336.000 italiani hanno firmato la petizione online avviata da Sima e Consumerismo No Profit. La petizione, rivolta alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al governo italiano, ha l’obiettivo di rendere permanente l’ora legale tutto l’anno.
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Abbiamo visto che l’ora legale porterà complessivamente un risparmio di 180 milioni per i consumatori. Tuttavia considerando i circa 30 milioni di punti di prelievo si parla di appena 6€ a consumatore.
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